Dipende dalla meta
Il Risparmio viene definito nella lingua italiana come la rinuncia a consumare una parte del denaro disponibile oggi, per utilizzarla Domani.
Da qui possono nascere delle domande quali:
Come posso imparare a risparmiare?
Una volta accantonati dei risparmi dal reddito mensile, cosa posso farci?
Ho dei risparmi, ma nel periodo in cui saranno accantonati, dove e come li custodisco?
Quando incontro i clienti per la prima volta, spesso mi chiedono se ho un investimento “buono” da potergli proporre. Non ho mai risposto con un “SI” secco, perché in realtà non esiste un investimento “buono” che vada bene a tutti, ma occorre capire quale meta vogliamo raggiungere. Immaginiamo di voler fare un bel viaggio, una vacanza: prima pensiamo alla meta, alla località in cui goderci il relax o l’avventura, poi ne valutiamo il costo e la conseguente fattibilità. Dovremmo valutare il mezzo di trasporto, se è necessario prenotare un traghetto: dipende dalla meta. Se vogliamo fare trekking, stare stesi su una spiaggia caraibica, attraversare il Canyon o percorrere un Safari in Africa.
E mentre il cliente descrive dove vorrebbe andare, quali sono i suoi sogni e cosa si aspetta da questa esperienza, l’agente di viaggio ha il ruolo di pianificargli l’itinerario, le tappe, i luoghi da visitare, le escursioni, le strutture in cui alloggiare, affinchè il progetto di viaggio si realizzi il più in linea possibile con le aspettative ed i bisogni del cliente.
Questo vale anche nella gestione del risparmio: il cliente pensa ad un progetto futuro che vorrebbe realizzare: sarà poi il consulente a pianificare le strategie ed i mezzi finanziari per avere una corretta gestione del risparmio, affinchè si raggiunga l’obiettivo prefissato. Occorre impostare bene il viaggio, per godersi poi la meta.
Partendo dall’analisi dei bisogni che ognuno di noi ha in base alle proprie necessità di vita e partendo dal presupposto che c’è sempre tempo per assumere corretti comportamenti per la gestione del risparmio, occorre impostare un’attenta pianificazione finanziaria. Per gestire al meglio i risparmi di una vita occorre tenere un atteggiamento prudenziale e soprattutto dedicare più tempo alla gestione delle proprie finanze familiari per realizzare a qualsiasi età, giovani e meno giovani, scelte di risparmio consapevoli.
Ottenere dai propri risparmi un rendimento che superi l’inflazione, ovvero l’aumento dei prezzi nel tempo, rimane un obiettivo minimo da conseguire. Nel puntare alla crescita del capitale non si può prescindere dalla personale inclinazione al rischio, ovvero quanto siamo disposti a vedere oscillare nel tempo il nostro risparmio, e dall’orizzonte temporale.
Come posso creare i miei risparmi?
Generare un risparmio da poter gestire, prevede che il cliente sappia come si muovono i propri soldi.
E’ questo il punto di partenza per realizzare quello che ognuno di noi ha sempre sperato di fare: spendere meglio e risparmiare di più. Dobbiamo pensare a come generare risparmio dai nostri redditi.
Il motore ovviamente di questa macchina, sono i redditi da lavoro (stipendio, pensione) e da impresa percepiti in famiglia, sommati ad eventuale reddito da fabbricati o investimenti che fanno parte del patrimonio della famiglia. Una buona parte del reddito finisce in consumi: la spesa al supermercato, l’alloggio, il mantenimento e la scuola dei figli, l’abbigliamento e così via. Un’altra fetta del reddito, purtroppo sempre più rilevante, finisce in tasse.
Il reddito che non finisce in consumi o tasse, costituisce il risparmio della famiglia. Questo risparmio va accantonato, in parte, per garantirsi un buon tenore di vita anche al momento in cui si smetterà di lavorare: è il risparmio previdenziale, sia obbligatorio (contributi per pensioni pubbliche) che volontario (fondi pensione). Un’altra fetta del risparmio viene destinata all’aspetto assicurativo, ovvero garantirsi dal fatto che, se accadesse un evento sfavorevole, sarà qualcun altro (ente pubblico o compagnia assicurativa) a sostenere in tutto o in parte le spese.
Occorre infine pensare a come gestire il risparmio accumulato, ottenuto togliendo dal reddito quanto sopra descritto. Questa voce del risparmio è molto importante perché costituirà il patrimonio della vostra famiglia.
Se fino a questa fase abbiamo provveduto in autonomia, per la gestione del risparmio accumulato è bene affidarsi ad un esperto del settore: il Consulente Finanziario.
Tutte le famiglie, dovrebbero avere una riserva di sicurezza di liquidità per le spese impreviste. Un capitale “a portata di mano”, di facile esigibilità, la cui liquidazione non deve comportare perdite: va quindi investito in strumenti dai rendimenti stabili. Tendenzialmente, una buona riserva di sicurezza deve essere pari a 4-7 volte il reddito mensile. Creato questo primo tassello, alziamo lo sguardo al futuro ed andiamo a vedere quali saranno i bisogni ad un orizzonte mediamente più lontano. Potremmo pensare all’acquisto di una casa più grande, all’auto nuova, alla formazione e alla pensione nostra e dei figli. L’eredità. Più guardiamo avanti nel tempo, più dobbiamo allineare la nostra propensione al rischio e orizzonte temporale.
Prendiamo in considerazione, la formazione dei figli. Un anno di università tra tasse, libri e spese di mantenimento può costare oltre € 6.000. La cifra aumenta (fino a triplicare) se si studia fuori sede o se si frequenta università privata. Non solo, il costo dell’educazione va aumentando: tra 14 anni, per esempio, per garantire un piano di studi quinquennale occorreranno almeno € 60.000 attuali (ossia con lo stesso potere di acquisto che hanno oggi). Perciò, se incominciate oggi il vostro piano di accumulo, in un’ipotesi intermedia, consiglierei di investire € 4000 l’anno per 14 anni. Qualsiasi piano di risparmio per i figli, anche se ben studiato, corre il rischio di non essere portato a termine se viene meno la capacità di lavoro della persona sulla quale gravano i versamenti. Pertanto, a completamento di un buon Piano di Accumulo del Capitale (PAC) su fondi o etf capace di accantonare i suddetti €4.000 annui, sarà importante prevedere una polizza temporanea caso morte in grado di assicurare la premorienza del capo famiglia.
Come visto nell’esempio sulla formazione scolastica dei figli, la gestione del risparmio tocca tante altre esigenze e bisogni, noti e non noti al cliente, che si possono affrontare insieme al Consulente Finanziario. Esistono programmi e modelli matematici che ci permettono di capire di quanto dovremmo fin da oggi integrare la nostra pensione del futuro (se ci sarà sempre un Ente pensionistico attivo), piuttosto che l’acquisto di una casa più grande.
Con il private banking la possibilità di intervento nella gestione del risparmio e del patrimonio, si amplifica. Alla gestione finanziaria sui mercati internazionali, si affianca solitamente un servizio legale e tributario, in grado di pianificare l’intero patrimonio di una famiglia. Infine, può riguardare anche il patrimonio immobiliare di una famiglia e gli oggetti d’arte.
Tra i numerosi servizi finanziari esistenti, la gestione del risparmio costituisce, ad oggi, forse uno degli strumenti più importanti per generare valore al servizio di famiglie e singoli individui. Per occuparsi di questo aspetto, i Consulenti Finanziari in particolare, si occupano di gestire l’asset allocation dei clienti con un servizio di consulenza ed erogazione di informazioni personalizzati, cuciti sartorialmente sulle necessità di ciascuno.